LE RISPOSTE ALLE DOMANDE PIU' FREQUENTI CIRCA I NOSTRI SERVIZI DI ASSISTENZA DOMICILIARE
Quali disturbi in particolare vengono trattati?
La terapia prevede anche l'eventuale uso di farmaci?
In quali tempi e in quali modi avviene il reinserimento?
Come viene strutturata la "quotidianità" del paziente?
Sono previsti anche specifici progetti lavorativi per il paziente?
Quali sono i requisiti necessari per la presa in carico del paziente?
A chi bisogna rivolgersi per fissare un primo appuntamento?
Come primo approccio, consigliate un colloquio "privato" o una presenza dei familiari all'inizio?
Qual è il ruolo della famiglia nel recupero del paziente?
Sono previsti servizi specifici per i familiari del paziente?
Perché assistenza domiciliare?
Con che frequenza avvengono gli incontri dell'equipe con il paziente al proprio domicilio?
La vostra è una assistenza 24 ore su 24?
Abito ad oltre 50 km da Roma. Posso fruire della vostra assistenza domiciliare?
Vi occupate di assistenza domiciliare anche per persone anziane o disabili, almeno a Roma?
Quali sono le competenze del vostro staff?
Sono un personaggio pubblico. Mi garantite l'anonimato e la riservatezza del caso?
RISPOSTE:
° Quali disturbi in particolare vengono trattati?
Trattiamo molti tipi di disturbi della personalità come depressione bipolare, schizofrenia, ciclochimia, spesso legati a disturbi conseguenti a dipendenze varie, come tossicodipendenza, farmacodipendenza, alcolismo e gioco d'azzardo. Disturbi che, associati, vengono comunemente chiamati "da doppia diagnosi".
° La terapia prevede anche l'eventuale uso di farmaci?
Quando necessario il nostro psichiatra può indicare la terapia più indicata per la patologia in corso.
L'assunzione della terapia viene poi strettamente monitarata dal nostro staff, che ne valuta attentamente i risultati.
° In quali tempi e in quali modi avviene il reinserimento?
I nostri programmi sono strutturati sul medio-lungo termine, ma lavoriamo affinché il paziente rientri subito in contatto con il mondo reale, aiutandolo a ristabilire un rapporto pacifico con esso. Questo risultato si ottiene soprattutto stimolando la sua curiosità verso l'ambiente circostante, facendogli recuperare un po' di fiducia in sé stesso e mettendolo in grado di conoscere e gestire le sue emozioni. Il nostro rapporto con il paziente è da pari a pari, mai dall'alto. Lo supportiamo e lo motiviamo con una reale empatia nei suoi confronti.
° Come viene strutturata la "quotidianità" del paziente?
Modelliamo il nostro aiuto sulle abitudini e sulle esigenze del paziente. Il nostro obiettivo è ricostruire la sua quotidianità sulla base di un modello funzionale e su uno stile di vita sobrio, che si sostituisca stabilmente alle abitudini consequenziali alla patologia.
° Sono previsti anche specifici progetti lavorativi per il paziente?
Parte degli operatori domiciliari del nostro staff provengono proprio da realtà di disagio che hanno toccato con mano (e che per questo motivo conoscono bene). I nostri sforzi sono volti ad aiutare il paziente a trovare la propria strada nella società nella quale è inserito, attraverso forme di reinserimento guidato.
° Quali sono i requisiti necessari per la presa in carico del paziente?
Non abbiamo barriere all'ingresso: gli unici requisiti sono costituiti da un reale desiderio di cambiamento. Tutti i casi saranno comunque valutati dal nostro psichiatra.
° A chi bisogna rivolgersi per fissare un primo appuntamento?
Puoi usare i numeri che trovi su ogni pagina di questo sito: ti risponderà il coordinatore di Socialitas, Rocco Orsini, che sarà lieto di fornirti tutti i dettagli e le modalità del servizio.
° Come primo approccio, consigliate un colloquio "privato" o una presenza dei familiari all'inizio?
Il primissimo approccio è molto informale: si tratta di fare una chiacchierata con Rocco, il nostro coordinatore; sarà lui a ponderare il caso e a procedere allo step successivo, rappresentato dall'accettazione previo visita con lo psichiatra dell'equipe, il dottor D'Amico, nel suo studio di Roma.
° Vorremmo conoscere il vostro personale. E' possibile incontrare lo staff di Socialitas prima che nostro figlio venga preso in carico?
Certo. L' acquisizione della fiducia da parte dell'utente e della sua famiglia è fondamentale, specialmente all'inizio del percorso, perché si lascino accompagnare nel cammino stimolante ma impegnativo che li aspetta.
° Qual è il ruolo della famiglia nel recupero del paziente?
Il ruolo della famiglia è sempre fondamentale. La sua collaborazione è preziosa per gli operatori-assistenti domiciliari di Socialitas, che possono svolgere in maniera mirata al singolo paziente la azioni di sostegno necessarie al superamento del disagio, spesso creatosi in famiglie che purtroppo sono diventate per lui "disfunzionali".
Collaboriamo in maniera stretta con le famiglie dei pazienti, rendicontando anche giornalmente gli sviluppi del nostro tutoraggio.
° Sono previsti servizi specifici per i familiari del paziente?
Supportiamo la famiglia del paziente attraverso un'azione che coinvolge attivamente le persone che sono a piu stretto contatto col paziente, accompagnandoli verso una psicoterapia o gruppi di auto-aiuto con il fine di avvicinarli sempre piu ad un rapporto sano col paziente.
° Perché assistenza domiciliare?
Intanto perche è l'assistenza domiciliare rappresenta l'unica chance per molte persone, che non sarebbero disposte a recarsi presso i servizi (anche per una questione di privacy). Inoltre, questo trattamento aiuta a stimolare il desiderio di cambiamento in persone poco motivate. un percorso individuale è sempre piu efficace.
° Con che frequenza avvengono gli incontri dell'équipe di Socialitas con il paziente al proprio domicilio?
Le cadenze degli incontri sono dettate unicamente dal bisogno del paziente e dalla strategia di assistenza domiciliare che si è deciso di seguire.
Ogni caso è un caso a sé.
° La vostra è una assistenza domiciliare 24 ore su 24?
Quando il caso lo richiede, non sono certo gli orari a costituire un ostacolo.
Siamo attrezzati ad operare senza limiti di orari e distanza, al domicilio del paziente, nelle sue trasferte e nei suoi percorsi abituali.
° Abito ad oltre 50 km da Roma. Posso fruire della vostra assistenza domiciliare?
Anche se la base di Socialitas è a Roma, non abbiamo problemi ad affrontare spostamenti e trasferte nel Lazio, e spesso nel resto d'Italia, se questi accorgimenti rientrano nella strategia di azione concordata per il tutoraggio.
° Vi occupate di assistenza domiciliare anche per persone anziane o disabili, almeno a Roma?
No, ci occupiamo solo dei servizi di assistenza domiciliare per i quali siamo vocati, e attrezzati a risolvere. Ovvero quelli relativi agli stati di disagio psichico dovuto a disturbi dell'umore e alla tossicodipendenza, disturbi spesso l'uno causa dell'altro.
° Mio figlio, che soffre da tempo di disturbi dell'umore, ha cominciato da un paio di mesi a far uso abituale di alcool, e il suo comportamento è velocemente degradato. Dobbiamo affrontare le due problematiche separatamente, pur sembrandoci l'una causa dell'altra?
Siamo chiaramente in presenza di quella che viene chiamata "doppia diagnosi" (una diagnosi correlata all'abuso di sostanze e l'altra al disagio psichico, preesistente o concomitante).
Le probabilità che un paziente psichiatrico sviluppi una "addiction" diventando portatore di doppia diagnosi sono altissime.
L'uso di sostanze psicotrope come alcool, eroina, cocaina, da parte di un soggetto che soffre di psicosi, ha effetti pericolosi sui sintomi della stessa malattia. Può infatti mascherarli o aggravarli, o addirittura crearne di nuovi. Inoltre le sostanze interferiscono con l'assunzione di una eventuale terapia farmacologica. Per questo motivo i pazienti affetti da doppia diagnosi non andrebbero mai lasciati soli e, potendolo, è consigliabile adottare una strategia di contenimento basata sulla presenza costante di operatori che lo controllino, lo guidino e lo motivino a reagire.
° Quali sono le competenze del vostro staff?
Una domanda alla quale è complesso rispondere. Tutti i membri dello staff di Socialitas hanno innanzitutto una buona esperienza acquisita sul campo, sporcandosi le mani. Molti di noi inoltre hanno vissuto sulla propria pelle le problematiche che adesso combattono.
Naturalmente, all'esperienza si affiancano anche le rispettive professionalità: nel nosto staff ci sono figure professionali riconosciute, quali uno psichiatra, due psicologi, un infermiere professionale; gli operatori sociali sono tutti qualificati e accreditati.
° Potete aiutare anche persone che hanno commesso dei reati penali? O questa è una responsabilità che non vi assumete?
Con tutti i limiti del singolo caso, cerchiamo sempre di risolvere i problemi che ci si presentano. Se la situazione può giovarsi del nostro intervento, compatibilmente alle nostre possibilità e alle eventuali responsabilita penali che ne potrebbero derivare, non ci tiriamo mai indietro.
° Sono un personaggio pubblico. Mi garantite l'anonimato e la riservatezza del caso?
Abbiamo supportato diversi personaggi dello spettacolo nel difficile cammino per uscire dai disturbi dell'umore e dalla tossicodipendenza (visita la pagina dedicata al servizio di assistenza domiciliare ai personaggi pubblici). Formiamo una squadra ben coordinata che supporta il personaggio pubblico, anche nei suoi spostamenti, assicurandogli la massima riservatezza verso il mondo esterno (ci mimetizziamo facilmente; siamo le sue guardie del corpo, i suoi coach, i suoi consulenti).
° Nonostante venga seguito da uno psicoterapeuta da diversi anni, trovo difficoltà nel far rispettare a mio figlio l'assunzione dei suoi farmaci nelle fasce orarie stabilite. I vostri assistenti domiciliari possono aiutarmi?
Certamente. Fra i compiti dei nostri assistenti domiciliari vi è anche quello di portare il paziente ad una sana gestione della terapia farmacologica, possibile soltanto tramite uno stretto controllo su base giornaliera.
° Sono una vedova. Mio figlio usa regolarmente eroina più volte al giorno. Spesso mi estorce dei soldi, in situazioni al limite dell'aggressione fisica. Ho provato di tutto, ma ancora niente ha funzionato. Avete del personale che potrebbe aiutarmi in questa lotta quasi quotidiana?
Certo. Sono queste le problematiche nelle quali un nostro intervento potrebbe essere risolutivo. Un intervento nella famiglia offre maggiori possibilità di successo rispetto ad uno mirato unicamente al paziente. Operare nell'ambiente familiare giova molto alla soluzione del caso. Inoltre, in molti casi, una assistenza domiciliare rappresenta l'unico modo di contenere le reazioni del paziente.
° Nostro figlio è una persona splendida e acculturata. Ma non esce mai di casa e quando lo si invita ad uscire, dice di aver paura di uscire. Che cosa dovremmo fare? Nonostante abbia trent'anni non ha nessun amico.
Questa è una situazione comune alle patologie legate al disturbo dell'umore. Noi li aiutiamo inizialmente diventando per loro un punto di riferimento quasi "amicale"; in un secondo momento miriamo a ricostruire una rete di relazioni sociali ed eventualmente a reinserirli, ricollocarli in qualche modo nella società che prima fuggivano.
° Siamo noi a doverlo fare uscire dal suo guscio? Siete in grado di gestire per lui dei momenti di aggregazione?
Un risultato concreto e stabile si ottiene proprio grazie alla sinergia degli sforzi tra operatore e famiglia, in un rapporto di collaborazione costante e trasparente. L'operatore sociale serve proprio per dare al paziente la spinta e l'aiuto sufficiente a ricostruire una vita "normale", nella quale i momenti di aggregazione sono imprescindibili.
° Siamo quella che si ritiene una famiglia dai solidi principi. Nonostante ciò, nostro figlio, di 19 anni, fa uso regolare e quotidiano di marijuana; io e mio marito sospettiamo anche che "spacci" ai suoi amici di Liceo. Ritenete sia possibile intervenire su nostro figlio e fargli capire la pericolosità con la quale lui sembra giocare?
Affermativo. Forti della nostra esperienze di vita, riusciamo a portare consapevolezza del rischio anche nelle situazioni dove questo non è ancora percepito come tale, nell'intento di stroncare sul nascere comportamenti devianti dalle conseguenze imprevedibili e difficilmente gestibili.
° Nostra figlia, 25 enne, soffre ormai da anni di anoressia. Non usa droghe ma penso sappiate il disagio che prova. Avete le competenze tecniche per trattare questo tipo di pazienti?
No, non ci avventuriamo in campi nei quali non ci sentiamo più che competenti. La vocazione di Socialitas è rappresentata dall'assistenza al disagio psichico in pazienti legati a patologie dell'umore e delle dipendenze, attraverso servizi di sostegno, tutoraggio, accompagno, assistenza domiciliare e amministrazione di sostegno.